Il declino cognitivo soggettivo è correlato ai biomarcatori di malattia di Alzheimer nel liquido cerebrospinale nei pazienti con decadimento cognitivo lieve
Uno studio ha verificato se, in soggetti con decadimento cognitivo lieve ( MCI ), diverse misure di declino cognitivo soggettivo ( SCD ) nel dominio della memoria possano prevedere biomarcatori anormali nel liquido cerebrospinale di malattia di Alzheimer ( AD ).
Sono stati analizzati i dati di 245 pazienti con decadimento cognitivo lieve.
Il declino cognitivo soggettivo è stato misurato quantitativamente con la scala SMDS ( Subjective Memory Decline Scale ) e qualitativamente valutando particolari problemi associati a un peggioramento, auto-sperimentato, della memoria.
Sono state esaminate le associazioni tra declino cognitivo soggettivo e anormali biomarcatori del liquido cerebrospinale, tenendo conto della compromissione della memoria obiettiva, dei sintomi depressivi e dell’istruzione come covariate.
Beta-amiloide 1-42 ( A-beta-42 ) anormale nel liquido cerebrospinale e più sintomi depressivi sono stati associati con punteggi SMDS più alti e con la segnalazione di problemi di memoria.
Il rischio di A-beta-42 anormale nel liquido cerebrospinale è aumentato di circa il 57% per un aumento di 1 nel punteggio SMDS ed è raddoppiato nei pazienti che avevano punteggi SMDS superiori a 4 o che hanno segnalato problemi di memoria, rispettivamente.
Inoltre, entrambe le misure di declino cognitivo soggettivo hanno predetto il rischio di avere un biomarcatore firma indicativa di malattia di Alzheimer prodromica definita come presenza di bassi livelli di A-beta-42 nel liquido cerebrospinale assieme ad alti livelli di tau o tau fosforilata 181 nel liquido cerebrospinale.
In conclusione, nel decadimento cognitivo lieve, aspetti specifici della gravità e qualità del declino cognitivo soggettivo sono correlati a biomarcatori nel liquido cerebrospinale indicativi di malattia di Alzheimer.
Questo dato estende le scoperte in campioni pre-MCI e richiede una migliore valutazione nel decadimento cognitivo lieve.
Ciò potrebbe essere utile per le strategie di arricchimento dei campioni per una maggiore probabilità di malattia di Alzheimer. ( Xagena2015 )
Wolfsgruber S et al, Neurology 2015:84;1261-1268
Neuro2015 Diagno2015
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